Sagittario

Sagittario

«Ovunque si muova la mente, sia verso l’esterno che verso l’interno, là andrà lo stato di Śiva onnipervadente» (Vijñāna Bhairava Tantra, 116, Dhāranā sulla realtà onnipresente).

Un po’ di tregua! 

È passata la quadratura del Sole e di Mercurio del mese scorso e forse il Sagittario trova un po’ di tregua dalla crisi, anche se rimangono gli strascichi. La quadratura di Nettuno si fa sentire con la sua aria di confusione e incertezza, ma è un pianeta così lento che coinvolge solo pochi nati del segno alla volta. Approfitta di questo momento di stallo dei pianeti, Sagittario, per rimettere insieme i pezzi e ritrovare un po’ di pace.

Śiva è il dio distruttore, si diverte ballando sulle rovine del mondo. Kālī, sua controparte femminile è di una ferocia inammissibile per il nostro concetto di donna, soprattutto dea. Eppure nella loro apparente ferocia e indifferenza si nasconde un profondo concetto di amore. La vita è movimento, perché l’amore possa nascere e rinascere c’è bisogno della morte di ciò che non funziona più, di ciò che ostacola il nuovo. Talvolta c’è bisogno che questo ostacolo sia rimosso con decisione, forza, coraggio e ferocia, perché è solo così che si sradica l’attaccamento, che, per il senso di sicurezza del conosciuto, ci fa rimanere vincolati al vecchio o al doloroso. 

Vivi l’incertezza del momento, Sagittario, come una possibilità di conoscerti più a fondo e far emergere nuovi aspetti di te. Questa breve sequenza può aiutarti:  

Natarāja-āsana, posizione dei re dei danzatori, ovvero di Śiva danzante. Re dei danzatori è uno dei nomi attribuito a Śiva ed è legato all’immagine mitologica di Śiva che balla sul mondo la sua anandatandava, ovvero la danza della beatitudine, che simboleggia i cicli di creazione e distruzione. Tutto muore e si rigenera, occorre saper lasciar andare per aprirsi al nuovo che nasce. //1 min. per lato.

Parvata-āsana, posizione della montagna sacra. Parvati è anche il nome di una delle forme della consorte di Śiva. È una posizione fiera e dignitosa, aperta al mondo. // 1-2 min.

Visualizzazione. Siediti in una posizione meditativa. Prendi un momento per rilassare tutti i muscoli. Immagina una montagna con un prato. Visualizza una cascata e un ruscelletto di acqua limpida, trasparente, bassa. Vai vicino alla cascata, osservala, ascoltane il rumore, i profumi intorno; immergiti nell’acqua: nella cascata o nel ruscello che scorre un po’ più sotto. Pensa alle cose che ti danno più fastidio, problemi fisici e mentali, pensa che quest’acqua che scorre porti via le cose che ti danno fastidio. Lasciati ripulire da quest’acqua limpida di montagna. Infine esci dalla cascata o dal ruscello, osserva le sensazioni dopo il lavaggio. // Da 5 a 10 minuti.

TEMPO TOTALE: da 8 a 14 minuti.

MANTRA del MESE: «Mi rigenero».

 

 

 

 

 

 

 

 

ATTENZIONE: le singole tecniche possono presentare controindicazioni. Informarsi adeguatamente prima di eseguirle. Chiedere al proprio insegnante per la corretta esecuzione. I tempi consigliati sono indicativi, adeguare sempre la pratica ai propri tempi e limiti. Non forzare mai, le posizioni devono essere comode e stabili! Per qualsiasi dubbio lascia un commento qua sotto!