«A sinistra della Susumnā sta Īdā e alla sua destra Pingalā. Sarasvatī e Kuhū sono ai lati di Susumnā […] Saravsvatī ha il suo corso verso l’alto e arriva fino alla punta della lingua» (Darśanopanishad, 5.14/16-17).
Massima consapevolezza!
Non è un mese facile per te, Cancro. Il Sole si affianca a Saturno nell’opposizione determinando un momento critico che mette alla prova le tue strutture interiori e esteriori. Ciò che si è costruito nell’ultimo anno potrebbe vacillare. Considerando la quadratura di Urano, ci potrebbero essere novità inaspettate. Marte ti rende nervoso e Mercurio mette ostacoli alle comunicazioni. Conviene sfogare tutte queste tensioni in forme creative, che, con l’aiuto di Nettuno, potrebbero farti raggiungere un livello profondo di comprensione, fondamentale per costruire la felicità futura.
Sarasvatī è una delle nādī principali, ovvero uno dei principali canali energetici del corpo. I testi dicono che si trova a lato del canale centrale, Susumnā, ma non è chiaro se sia davanti o dietro rispetto alla posizione frontale del corpo. Non è neanche specificato che tipo di energia veicola Sarasvatī. Forse un’ipotesi può essere azzardata a partire dal nome di questa nādī. Sarasvatī è il nome di una delle tre grandi dee dell’induismo ed è la moglie di Brahma, il Dio creatore. Il significato della parola Sarasvatī è «colei che scorre» e la dea è venerata per la conoscenza, la musica, la pittura, la poesia. Insomma come moglie del creatore e dea delle arti potremmo dire che Sarasvatī rappresenta la creatività e l’ispirazione. Che quel canale energetico non veicoli proprio questo?
Concentrati, Cancro, sulle tue energie creative. In questo modo puoi produrre qualcosa di molto interessante e trovare un risvolto positivo per ogni difficoltà che incontri.
Lavora su Sarasvatī-nādī con questa breve sequenza:
Paścimottāna-āsana, posizione dell’allungamento della parte occidentale o posteriore del corpo. In questa posizione oltre a estendere tutti i muscoli della schiena, si distendono tutti i nervi spinali, dunque anche tutte le nādī che corrono posteriormente. Rilassa la testa su un sostegno se vuoi mantenerla più a lungo. // Da 1 a 5 minuti.
Estensione della lingua. Piega la testa indietro guardando con il viso verso l’alto. Atteggia la bocca come per baciare, ma con la lingua fuori che spinge in alto. Mantieni per 6 secondi e ripeti alcune volte. // 1 min.
Khechari-mudrā, gesto del movimento nello spazio. Porta la punta della lingua indietro verso il palato molle. Nell’antichità per riuscire in questo gesto si tagliava il frenulo linguale. Per te basterà lavorare per far muovere la punta della lingua. Mantenendo poi la lingua immobile indietro, sentirai anche la mente placarsi. // 1-2 min.
TEMPO TOTALE: da 3 a 8 minuti.
MANTRA del MESE: «Mi esprimo nell’arte».