Gemelli

Gemelli

«Chi ha perforato le sette aperture nella testa? Chi ha fatto queste orecchie, queste narici, occhi e bocca, attraverso la cui superba potenza in tutte le direzioni, bipedi e quadrupedi hanno potere di movimento?» (Atharva-veda, 10.2.6). 

Rifletti su di te! 

La quadratura di Nettuno, che resterà per diversi anni, ti porta, Gemelli, a una profonda riflessione su te stesso. Questo transito serve a farti capire che non ti conosci ancora abbastanza e che ciò di cui eri convinto forse non era esattamente come credevi. L’opposizione di Venere e Giove potrebbero aumentare la tensione se, invece di trovare tempo e pace per valutare la situazione, continui a guardare in superficie ignorando i problemi in profondità. 

La fisiologia mistica del tantrismo distingue tre corpi o śarīra: sthūla-śarīra, sūkshma-śarīra, kārana-śarīra. Essi indicano rispettivamente il corpo grossolano o fisico, il corpo sottile e quello causale o più prettamente spirituale. Il primo è fatto di pelle, ossa, muscoli, ecc. Del secondo fanno parte  l’intelletto, il senso dell’io, i sensi, le emozioni. Al terzo pertiene il mondo della causalità nel complesso intreccio della manifestazione.

Sappiamo dalla scienza medica quanto è difficile conoscere il corpo fisico. Conoscere i tre corpi è il lavoro di una vita, se non lo scopo della vita stessa. Forse sarà impossible portarlo a termine, ma completarne anche  solo una parte può aiutarti ad aprire delle porte verso un benessere sempre maggiore, Gemelli. 

Sii curioso di te stesso. Esplorati con questa breve sequenza: 

Utkata-āsana, letteralmente posizione instabile, ma conosciuto come posizione potente e anche seggiola yoghica. Fermati un momento, forte e stabile. Fai il punto su di te. // Da 30 sec. a 1 min.

Kūrma-āsana, posizione della tartaruga. Ritirati in te come la tartaruga ritira gli arti e la testa. Se non arrivi con la fronte ai piedi, usa un sostegno per poggiare la testa. Rendi comoda la posizione. Osserva il flusso dei pensieri e guarda dove ti porta. // 2-3 min.

Concentrazione. Siediti in una posizione meditativa. Metti un fiore davanti a te. Vero, se possibile, altrimenti l’immagine di un fiore. Prendi del tempo per rilassare tutta la muscolatura. Poi contempla il colore e la forma del fiore. Pensa alla sua consistenza, osserva la sua bellezza, al processo con cui nasce, come si forma, come sboccia. Rifletti su come la sua forma è necessaria alla sua funzione. // Da 5 a 15 min. 

TEMPO TOTALE: da 7 a 17 minuti.

MANTRA del MESE: «Io chi sono?».