Praśānti – pacifico
«Non si dovrebbe né espirare né inspirare, e in nessun modo muovere il corpo; si dovrebbe mantenere lo stesso stato: questa è la descrizione del kumbhaka. Colui che lo mantiene diviene come un cieco. Al suono è come un sordo. A vedere il suo corpo sembra un pezzo di legno. Questa è la descrizione del Praśānta (Yogin che ha calmato i sensi)» (Amrta-nādopanishad, 14).
Ora, immagino tu non voglia diventare come un pezzo di legno. Lo yogin in meditazione che sospende il respiro, forse lo è davvero, ma tu, Acquario, prendila come una semplice metafora. La parola praśānti significa «affondare nel riposo, nel riposo, nella tranquillità (specialmente della mente), nella calma, nella quiete, nella pacificazione» (dizionario sanscrito). In questo senso lo yogin è un pezzo di legno, perché non si lascia turbare dagli organi dei sensi.
Probabilmente non ti verrà difficile rimanere pacifico questo mese, persino di fronte a eventi inaspettati o eventualità inattese. L’unico momento in cui questa pace potrebbe essere turbata è il giorno di Pasqua. In quel giorno qualche interrogativo sulle tue abitudini di vita più intime e familiari potrebbe darti da pensare. Prendila come un’occasione per tornare a guardarti dentro e magari sciogliere qualche altro nodo karmico.
Rimani pacifico con questa breve sequenza:
Jātharaparivartana-āsana, posizione di rotazione dell’addome. Rilassati nella posizione, lascia che tutto il corpo si abbandoni a terra e goditi il piacevole massaggio dato dal respiro all’addome. // 2-3 min. per lato.
Tada-āsana, posizione della montagna. Fermati un momento in piedi. Stabilisci il tuo centro prima di qualsiasi azione o parola. // Da 1 a 5 min.
Brāhmarī-prānāyāma, respiro dell’ape nera. Emetti un suono in espirazione come di una mosca che ti ronza intorno alle orecchie. Rilassa i nervi e la mente e favorisce la concentrazione. // 1-2 min.
TEMPO TOTALE: da 6 a 13 minuti.
MANTRA del MESE: «Mi godo la pace interiore»