Adhimukti – fiducia in sé stessi
«Un’ulteriore differenziazione sorge in ragione della lieve, media, intensa (natura dei mezzi impiegati)» (Yoga-sūtra, 1,22).
Neanche a farlo apposta, Patanjali sembra seguire la tua evoluzione, Ariete. Lo scorso mese, infatti, ti avevo proposto il verso 21 del primo capitolo degli Yoga-sūtra, adesso quello successivo. In questo verso c’è una parola interessante: adhimatra, che può esserti di ispirazione questo mese. Il termine significa “estremo”, “intenso”, “fuori dall’ordinario” e si riferisce all’impegno entusiasta dello yogin nel perseguire il suo obiettivo. Nella Shiva-samhitā si incontra adhimatraka, che si riferisce a un certo stadio, in cui lo yogin si rivela determinato, perseverante, indipendente, forte, coraggioso, fiducioso.
Questo mese, Ariete, sei preso dalle nuove idee. Hai sprint e entusiasmo per imbarcarti in nuove iniziative, hai voglia di fare sia dal punto di vista fisico che di progetti. Questo ti permette di superare lo scoraggiamento di Saturno e ti ridà carica quando ormai pensavi di far fatica a pazientare. Avrai comunque delle sfide e delle prove da affrontare, ma anche abbastanza energia e ottimismo per superarle.
Fai il carico di adhimukti, con questa sequenza:
Vīrabhadra-āsana II, posizione dell’eroe Vīrabhadra, seconda variante. Ho sempre visto eseguire perfettamente questa posizione dai nati nel segno dell’Ariete. Direi che è quella che vi rappresenta di più. Stimola la determinazione già innata nell’Ariete. // 1- 2 min. per lato.
Virabhadra-āsana III, posizione dell’eroe Virabhadra, terza variante. Ben saldo sulle gambe, ma proteso verso ciò che vuoi. // 1 min. per lato.
Garuda-āsana, posizione dell’aquila. Concentrati su quello che vuoi, stabilisci i tuoi obiettivi anche se ti sembrano lontani. // 1 min. per lato.
TEMPO TOTALE: da 6 a 8 minuti.
MANTRA del MESE: «Shiva sankalpa» significa la “giusta intenzione” o la “risoluzione di buon auspicio”, l’intero suktam di sei versi ricorda questa intenzione. Ascoltalo qui per intero, non importa che tu lo impari, ma le due parole del titolo si serviranno a ricordare l’intenzione.