Vijñāna – saggia conoscenza
«Stando in padmāsana, dopo aver rinunciato al consorzio umano, lo yogin comprima con due dita le vijñāna-nādi» (Śiva-samhitā, 5.36).
È un trabocchetto, Leone, non caderci! Attento a provare padmāsana, puoi farti male alle ginocchia. Nessuno ti dice di rinunciare alla vita sociale, anzi è il tuo mese di relazioni. E soprattutto non comprimere le vijñāna-nādi, è pericoloso! E allora, penserai, per cosa lo hai scritto? Perché c’è un messaggio tra la righe. Le vijñāna-nādi sono letteralmente “i canali della conoscenza”. Si dice che comprimerle aiuti a entrare in uno stato alterato di coscienza, che dovrebbe aprire a nuove dimensioni e soprattutto alla saggezza.
Questo mese dovresti impegnarti in qualcosa forse più difficile di quel che suggerisce la Śiva-samhitā: ricercare la saggezza pur mantenendo fiorente la vita mondana. In certi casi la parola chiave potrebbe essere “diplomazia”. Con l’aiuto della diplomazia e con Giove a tuo favore, potrai goderti uno dei tuoi migliori compleanni!
IN PRATICA
Jalandhara-bandha, chiusura della gola.
Sembra che le vijñāna-nādi corrispondano ai nervi del seno carotide. Comprimerli con le dita può essere molto pericoloso, perché scorrono accanto alle arterie carotidee e comprimere queste significa bloccare l’afflusso di sangue al cervello. Con jalandhara-bandha si ottiene una leggera compressione, mentre la posizione in generale richiama l’introspezione, l’umiltà e la riflessione. In meditazione o con il pranayama, praticalo ogni sera prima di dormire.
Meditazione:
Visto che devi fare il bandha, puoi approfittare per meditare come facevano i Padri del Deserto. I nemici li accusavano di onfaloscopia, ovvero di contemplazione dell’ombelico. Per loro invece era il rivolgere lo sguardo verso il cuore, nonché segno di umiltà. L’ombelico è volitivo, il cuore è amorevole. Quale strada scegli?
Mantra del mese:
«Tatto e diplomazia».
“ricercare la saggezza pur mantenendo fiorente la vita mondana”…mi piace assai 🙂