Ahamkāra – orgoglio
«È molto facile rimuovere questo Ahaṃkāra. Nel tempo impiegato dalla spremitura di un fiore o dal battito di ciglia di un occhio, questo Ahaṃkāra può essere facilmente sradicato» (Laghu-yoga-vasistha, 10).
L’ahamkāra è studiato nelle scuole Yoga e Samkhya come quella parte della mente che ci fa percepire il senso dell’Io, il fatto che io mi sento io. Il termine è tradotto spesso anche come “arroganza”, “superbia”, “presunzione”, “orgoglio”. Queste parole rappresentano tutte una condizione in cui il senso dell’io, fondamentale per sopravvivere, subisce un’inflazione e diventa oltremisura protagonista della mente. Ciò genera sofferenza per via delle aspettative e della separazione tra sé il resto del mondo che crea.
Tu puoi andare avanti con le tue forze, Vergine, chi fa da sé fa per tre. Però non è detto che l’aiuto degli altri nasconda sempre dei trabocchetti. Se ti offrono una mano, non sempre è per opportunismo. Non sempre occorre dimostrare che non hai bisogno di nessuno. Peraltro è impossibile per qualsiasi essere umano fare tutto da soli, alla fine abbiamo bisogno degli altri. Mettere da parte l’orgoglio non significa necessariamente mostrarsi deboli.
IN PRATICA
Dharmika-āsana, posizione della devozione.
È una posizione che insegna l’umiltà. Osserva se ti trovi a tuo agio o meno, osserva cosa ti infastidisce, da dove originano le tue sensazioni? Ripetila almeno un paio di volte alla settimana aumentando gradatamente il tempo di mantenimento.
Esercizio di consapevolezza:
Siedi in una posizione meditativa. Pensa all’ultima volta che hai ricevuto aiuto in una qualsiasi cosa. Considera se avresti potuto fare senza, se e quanto è stato più facile con un aiuto, se questo aiuto ha condizionato la tua vita. Rammenta le sensazioni e alle emozioni vissute prima, durante e dopo quell’episodio. Poi vai indietro nel tempo e cerca un altro episodio simile e fai la stessa analisi e così via indietro nella memoria, cercando dall’aiuto più banale al più importante. Non giudicare, limitati ad osservare. Esegui questo esercizio una volta alla settimana per 10 minuti.
Mantra del mese:
«Grazie del tuo aiuto».