Stambha – pretenziosità
«La siddhi del Kakshaputa ha varie divisioni e suddivisioni: Vaśya (controllare gli altri), Ākarshana (attirare gli altri), Stambha (immobilizzare gli altri)…» (Kakshaputa-tantra, 1.11-12).
Stambha è una parola interessante. Secondo il dizionario Monier- Williams significa “inflazione” (dell’ego), “pretenziosità”, “arroganza”. Secondo il Vastu-shastra, trattato sull’architettura, stambha indica un pilastro, significato che si ritrova in molti Purana, testi religiosi hindū. Il riferimento più curioso è senza dubbio quello del linguaggio magico del tantrismo, dove stambha è considerato uno dei poteri, siddhi, conquistabili tramite speciali pratiche e speciali formule. Questo particolare potere permette di paralizzare le persone.
Non trovi, Toro, che ci sia un legame tra l’idea di pretenziosità e quello di immobilizzare le persone? E forse anche con il pilastro, così rigido nella sua posizione.
Da tempo ti dico che devi darti da fare. Lo penso ancora. Attenzione però a non andare all’estremo. Forse hai così tanta voglia e fretta di fare, che rischi di soverchiare le persone intorno a te. Non è detto che tutti siano disposti a fare le cose come vuoi tu, a seguire i tuoi ritmi o a capire al primo colpo cosa hai in mente. Se e quando troverai opposizione, fermati a riflettere un momento se non sei tu che stai chiedendo troppo o non sei chiaro nei tuoi intenti. Se sviluppi questa consapevolezza, allora ne sentirai bene gli effetti gli ultimissimi giorni del mese quando Venere e la luna ti regaleranno un momento di profonda sintonia con chi ti è vicino.
IN PRATICA
Stambha-āsana, posizione del pilastro:
Mi pare il minimo farti provare questa posizione. Nella foto sono sollevate solo le gambe, tu alza anche le braccia a 90° gradi. Immagina di reggere il soffitto (o il cielo) con le mani e con i piedi. Ti stai impegnando molto? Ti irrigidisci? Senti che tutto dipende da te? Ho una buona notizia: non sei l’unico a reggere il cielo. Stai contribuendo al suo sostegno, come tutti intorno a te.
Esercizio di consapevolezza:
Ogni giorno quando entri in un negozio o sali su un bus, ecc., osserva una persona. Prenditi cinque minuti e cerca di immaginare come può essere la vita di quella persona: gli impegni che ha, le corse che deve fare, gli obblighi cui deve adempiere, la fatica che può sentire.
Mantra del mese:
«Io e gli altri».