Animisha – vigile
«Una volta, in un luogo santo (animisha-kshetre) nella foresta di Naimiṣāraṇya, grandi saggi guidati dal saggio Śununaka si radunarono per compiere un grande sacrificio millenario per la soddisfazione del Signore e dei Suoi devoti» (Srimad-Bhagavatam, 1.1.4).
Lo kshetre indica un luogo sacro come per esempio il campo di battaglia su cui si svolge tutta la rivelazione della Bhagavad-gītā. Nel caso del verso sopra il luogo è sacro per Vishnu, colui che è animisha, ovvero che non sbatte mai gli occhi, che è sempre vigile. D’altronde Vishnu è il dio preservatore, che mantiene lo status di ciò che esiste e in quanto tale non può permettersi distrazioni.
É tutto l’anno che ti dai da fare,Vergine, e i risultati si cominciano a vedere. Vedi più da vicino il successo, la possibilità di realizzare quello che hai in mente se non già una parte o un piccolo risultato di realizzazione. Ciò di solito aiuta a rilassarsi un po’. Fossi in te però non mollerei proprio adesso né di fronte a un successo né di fronte a eventuali difficoltà. Sei ancora in fase di costruzione, Vergine. Prenditi qualche piccola soddisfazione ma tieni ancora alta la guardia.
IN PRATICA
Brhumadya-drishti, fissare il punto tra le sopracciglia.
Siediti in una posizione meditativa per cinque minuti. Porta lo sguardo tra le sopracciglia con gli occhi aperti per i primi due minuti, poi con gli occhi chiusi. Prova questo esercizio tre volte a settimana.
Esercizio di consapevolezza:
Ogni giorno ricava sette minuti per stare sdraiato senza fare assolutamente niente: non leggere, non pensare, non fare neanche un rilassamento guidato. Limitati solo a cacciare i pensieri, considerando che non puoi risolvere niente in quei sette minuti. Poi riparti con quello che hai da fare.
Mantra del mese:
«Vigile».