Viveka – discriminazione
«Il cigno ha il potere di innalzarsi fermamente. Ha il potere di discriminare tra il reale e l’irreale come nel separare il latte dall’acqua. Il cigno comprende la distinzione tra ignoranza e conoscenza. Quindi io (Brahmā) il Creatore, ho assunto la forma di Swan.O Nārada! Ma non sono riuscito a conoscere la forma rifulgente di Śiva e quindi non ho potuto esercitare il mio potere di discriminazione. Come può la vera conoscenza nascere da chi è impegnato in attività di creazione? Quindi, sebbene nella forma di Swan, non sono riuscito a raggiungere il potere della discriminazione» (Śivapurāṇa 2.1.15).
Quello del cigno è un paragone che si usa spesso nello yoga tanto che Vivekananda lo volle come simbolo centrale nel logo che creò per designare lo yogin. Il percorso del ricercatore spirituale parte infatti con la domanda fondamentale “Ciò che mi circonda è reale?”, che segna il risveglio della discriminazione, e culmina con l’acquisizione profonda data dall’esperienza della distinzione (vivekakhyati) tra il mondo manifesto e la “realtà vera”.
Arrivare alla vivekakhyati non è semplice, Pesci, ma la discriminazione è un allenamento che si può esercitare a vari livelli. Si avvicina il tuo compleanno. È il momento di tornare a fare progetti. Le idee si chiariscono e, rassicurato dall’affetto dei tuoi cari, puoi buttarti in qualche nuova esperienza.
Assicurati però che siano vere occasioni per imparare. Non cercare esperienze solo per sfuggire a qualcos’altro o per far indispettire qualcuno, usa la discriminazione per cogliere le giuste opportunità.
IN PRATICA
Hamsa-āsana, posizione del cigno
Esistono diverse versioni della posizione del cigno. Questa può esserti utile per rafforzare il corpo e lo spirito. Eseguila ogni giorno per 30 secondi.
Esercizio di consapevolezza
Ogni volta che ti si presenta un’occasione, fatti la domanda: è latte o acqua?
Mantra del mese
«Come un cigno».