Tāvat – nel frattempo
«Come si può ottenere la conoscenza, finché il Prāṇa vive e la mente non è morta? Nessun altro può ottenere la mokṣa, tranne chi può rendere latenti il proprio Prāṇa e la propria mente» (Hathayoga-pradīpikā, 4.15).
In questa frase c’è tutta la verità dello yoga, difficile da accettare oggi che lo yoga è usato per migliorare la qualità della vita, quando invece lo yoga è appunto “morte in vita”. Eppure in questa “morte” c’è tutta la conoscenza e c’è anche la liberazione (moksha). Quello che si può fare nel frattempo, finché vivono il prāna e la mente, è cercare di conoscerli e gestirli.
La trovo abbastanza pertinente per te Ariete, come metafora di questo marzo. A fine mese ti libererai della morsa di Saturno e Marte, ma cosa puoi fare nel frattempo? Cercare i motivi per cui questi due pianeti ti creano dei disturbi o dei disagi. Una Venere positiva ti ha aiutato e ti aiuta per i primissimi giorni del mese a superare le ferite di una volta. Puoi capire quali sono ancora vive e cercare di conoscerle e gestirle.
IN PRATICA
Ardha purvottana-āsana, posizione dell’est
Apri il petto e pensa alle persone che ti hanno fatto del male, volontariamente o involontariamente, con le parole o con i fatti. Sei disposto a lasciar andare?
Esercizio di consapevolezza
Annota tutti i fattori che non ti fanno sentire libero e scrivi in una colonna parallelo una ipotetica soluzione. Prendi qualche giorno per completare la tua lista. Dopo metà mese rileggi la lista.
Mantra del mese
«Moksha».