Avadhārana – constatazione
«Mentre Chandala si rivolgeva al re in quel modo, si rendeva del modo in cui la ruota del tempo volgeva a suo favore» (Yoga-vasistha, 5.46.15).
Avadhārana mi piace, perché ha implicita l’idea di dharanā, che è la concentrazione secondo il raja-yoga. D’altronde avadhārana è usato persino nella storiografia indiana per indicare una “investigazione ufficiale”. Più in generale il termine si riferisce a un campo limitato al quale si dà una certa enfasi, perciò prende a volte il significato di “limitante”, “restrittivo”, ma anche “enfasi”, “affermazione” e “constatazione”, o di una “restrizione a una certa istanza a esclusione di tutte le altre”. Da qui viene anche l’accezione di “determinante”e “certezza”.
Nel verso sopra la ruota del tempo si sposta da una parte e pone enfasi su un’altra. Ora, la ruota del tempo si muove, Leone, e la primavera ritorna. Tu, però, potresti vederla come una fine invece che un nuovo inizio, come è appunto la primavera. Emozioni contrastanti, scoraggiamento e difficoltà di comunicazione possono essere i protagonisti di questo mese, ma attenzione perché da fine mese arrivano delle possibilità e gli eventi intorno a te non sono poi così negativi, anzi. Poni enfasi sul lato positivo, guarda a cosa puoi costruire partendo da quello che arriva.
IN PRATICA
Parsvakona–āsana, posizione ad angolo laterale
Osserva se su un lato ti riesce meglio che dall’altro. Rimani qualche respiro in più sul lato più debole. Ripeti la posizione ogni giorno.
Esercizio di consapevolezza
Ogni sera pensa a ciò che è accaduto nella giornata e annota tre cose spiacevoli e tre piacevoli. A fine mese rileggi solo la lista di quelle piacevoli.
Mantra del mese
«Evidenzia il buono».