Pesci

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Karma – azione 

«Non è semplicemente astenendosi dall’agire che ci si può liberare dalle conseguenze dell’azione; la rinuncia soltanto non è sufficiente per raggiun­gere la perfezione» (Bhagavad-gītā, 3.4).

La parola karma significa “azione”, “attività”. Viene dalla radice kr, che significa “fare”. Il karma-yoga si basa sulla rinuncia non all’azione, ma ai suoi frutti. D’altronde l’azione è inevitabile, perché qualsiasi scelta, anche quella di stare fermi, porta delle conseguenze. Non si possono evitare neanche le conseguenze, ma si può evitare di farsi travolgere emotivamente da esse. Agire in coscienza per quello che si sente di fare, senza aspettarsi niente, accettando quello che viene dopo nel bene e nel male: questa è la via del karma-yoga verso la liberazione. 

Ti avevo già parlato di karma a inizio anno, Pesci. Il mese scorso invece di parlavo di rallentare. Era necessario perché a breve la tua vita torna attiva e rischi di patire per la frenesia del momento. Se non hai riflettuto abbastanza rischi di ritrovarti a commettere gli stessi errori e ti chiederai perché ti capitano sempre le stesse situazioni. La risposta è proprio nel karma. Una volta sciolto il nodo del karma, quella situazione non è che non accade più: tu non la senti più, non te ne accorgi neanche, non ti colpisce perché la superi senza problemi.

IN PRATICA  

Pasha-āsana, posizione del nodo

Non è proprio una posizione comoda, ma ti può essere da monito per capire come si vive meglio liberandosi dai nodi. Praticala almeno due volte alla settimana per un minuto per lato.

Esercizio di consapevolezza 

Siediti dieci minuti in una posizione meditativa. Pensa a una situazione che era ricorrente fino a un po’ di tempo fa e che poi tutto d’un tratto non ti è accaduta più. Osserva gli episodi che la riguardano, osserva come erano le tue reazioni, pensa a come reagiresti adesso. Fai questo esercizio una volta alla settimana, ogni volta cercando una situazione diversa.

Mantra del mese 

«Libero dai nodi»