Yāvan – cavalcare
«Avendo ottenuto, al termine di molte nascite, la forma umana che è difficile da ottenere, e nonostante la deperibilità, capace di conferire all’uomo, dovrebbe impegnarsi seriamente, prima che la morte lo superi, per la libertà spirituale che è la sua massima eccellenza. Le delizie sensuali si possono avere in tutti gli altri corpi; (quindi il corpo umano non deve essere dedicato a loro)» (Shrīmad Bhāgavatam, 11. 9. 29).
Nel verso è presente il termine yāvan. Nella traduzione di Prabhupada sembrerebbe essere solo una declinazione dell’avverbio “fintanto ché” (yāvat). Le idee del cavaliere, dell’aggressore, dell’andare avanti, del cavalcare che si rifanno al termine yāvan non sono però così lontane dal verso. Occorre impegnarsi, in un certo senso combattere, per ascendere.
È un momento ricco per te Vergine e vale la pena sfruttarlo. Potresti essere tentata di non far niente, di soddisfare solo i desideri visto che tutto sommato sembra che le cose vadano avanti da sé. Attenzione invece perché la fortuna non è qualcosa che arriva e fa tutto da sola, è un’onda che va saputa cavalcare. Se cavalcherai sarai in grado di tenere le redini anche quando le cose non viaggiano più nella direzione voluta.
IN PRATICA
Ashwasanchalana-āsana, posizione equestre
Ripetila ogni giorno per un minuto su ogni lato. Ti servirà a ricordarti della tua corsa.
Esercizio di consapevolezza
Ogni volta che ti succede qualcosa di piacevole, risali alla sue cause e guarda quanta parte hai avuto anche tu nella catena di concause.
Mantra del mese
«Cavalca l’onda».