Tadāsmi – Cosa sono?
«(Si dovrebbe così meditare:) quando i miei desideri non producono conoscenza, allora cosa sono? Infatti essendo assorto nell’essenza io sono, e identificandomi con quella, allora si diventa quella». (Vijnāna Bhairava Tantra, 97, Dhāranā su “Chi sono?”).
Le prove di adesso forse colpiscono molto più in profondità di quanto pensi, Ariete. Se a te sembrano solo seccature che minano la tua pazienza, in realtà dovresti pensare che sono il banco di prova della definizione di te stesso. Chi sei, cosa o chi sei diventato, a cosa ti sei dedicato negli ultimi anni sono, quanto hai imparato dagli errori, quanto sei riuscito a progredire sono le domande che ti sono richieste in questo periodo. Se ragionerai su questo, riuscirai anche a contenere l’istinto di azzuffarti con chiunque ti dia contro.
IN PRATICA
Tada-āsana, posizione della montagna
Ora sei questo. Ti senti stabile? Ti senti sicuro di te? Cosa preme ancora dentro di te. Rimani ogni giorno in questa posizione per almeno due minuti.
Esercizio di consapevolezza
Siediti in una posizione meditativa. Metti un fiore davanti a te. Vero, se possibile, altrimenti l’immagine di un fiore. Prendi del tempo per rilassare tutta la muscolatura. Poi contempla il colore e la forma del fiore. Pensa alla sua consistenza, osserva la sua bellezza. Pensa al processo con cui nasce, come si forma, come sboccia. Pensa a come la sua forma è necessaria alla sua funzione. // Da 5 a 15 min.
Mantra del mese
«Medito su di me».
Grazie per gli spunti e gli angoletti veneziani 🙂