Darshana – visione
«Continuando a meditare su Paramesvara si diventa esperti nello Yoga e si ottiene il darshana (la visione) di Paramesvara» (Yoga sikha Upanishad, 1.4).
Darshana era il nome di una serie di scuole filosofiche nate in India verso il 500 AEC. Essendo “una visione portatrice di verità” è il nome che viene usato spesso anche per l’iniziazione ricevuta dal maestro. Il termine di per sé significa “vista” e “vision”e o “sogno” nel senso di ciò che si vede per intuizione. Come sogno è però portatore del buono, perché origina da saggezza e discernimento.
L’estate è fatta di avventure e amori passeggeri. Spero tu ne abbia vissuti e te li sia goduti, Cancro. Ora però non prendertela, non arrabbiarti se finiscono o sono finiti. Puoi rimanere a fantasticare su come sarebbe la tua vita se certe esperienze si protraessero o dessero dei frutti, ma da questo fantasticare faresti bene a trarre un insegnamento costruttivo: cosa vuoi davvero e cosa no, cosa ti fa stare veramente bene e cosa no.
IN PRATICA
Bhrumadhya–drishti, lo sguardo tra le sopracciglia
Drishti è lo sguardo ed è anche il veggente. La parola ha la stessa radice di darshana. Il punto tra le sopracciglia è il centro del comando ed è il luogo da cui parte la visione. Almeno un paio di volte a settimana siediti cinque minuti e prova questo esercizio, quando ti stanchi, abbassa le palpebre, ma rimani con lo sguardo sul punto tra le sopracciglia.
Esercizio di consapevolezza
Osservati nel tuo fantasticare. Quanto di quello che pensi potrebbe con l’accurato sforzo divenire realtà? Annota su un foglio le visioni e dei suggerimenti per la loro realizzazione. Rileggi tutto a fine mese.
Mantra del mese
«Un fantasticare costruttivo»