Kalā-tattva – l’azione limitata
«Tu sei immutabile, libero dal decadimento e trascendi tutti i Nada (i suoni primordiali), le Kala (le dimensioni del tempo), le Kasta (le divisioni del tempo), e persino Brahma, Vishnu e Shiva» (Teja bindu Upanishad, 5.70).
La parola kala indica il tempo. Kalā-tattva è lo stadio in cui la felicità illimitata e ininterrotta di un’anima diventa temporanea e limitata. Questa temporaneità dà origine all’esperienza di un tempo limitato. In altri termini è l’illusione che il tempo esista e che noi ne siamo vincolati. Da qui si genera anche l’illusione di credere che la nostra creatività sia limitata.
Nel tuo incedere laborioso potresti inciampare di tanto in tanto su qualche ricordo di esperienze vissute male che disturbano il tuo pensiero e quindi il tuo cammino. Se poi questi ricordi si incontrano e si scontrano, come potrebbe avvenire a fine mese, con qualcosa o qualcuno che mette in discussione il tuo operato, allora potresti andare in crisi. La soluzione? La creatività. Cerca una via diversa per ciò che non ti è piaciuto del tuo passato così che ora non solo sia differente, ma possa aprire nuove porte e nuove opportunità.
IN PRATICA
Kala-mudrā, gesto del pendolo
Per ricordarti dell’illusorietà del tempo. Praticalo ogni giorno per un minuto.
Esercizio di consapevolezza
Quando ti sembra che non ci siano soluzioni, fermati, prenditi cinque o dieci minuti alla sera in posizione meditativa, ascolta il respiro. Accogli l’idea che una soluzione può arrivare se tu lasci aperta la porta a tutte le possibilità.
Mantra del mese
«Creatività»