Silence is what I get
when all is finished.
Silence is what I enjoy
when my mood is fine.
Silence is the full absence
of anything else.
Silence is not to have you
neither me,
But the awareness of being.
ORIGINALE IN LINGUA INGLESE, Traduzione Italiana:
Il silenzio è ciò che ottengo
quando è tutto finito.
Il silenzio è ciò che mi godo
quando sto bene.
Il silenzio è la piena assenza
di qualsiasi altra cosa.
Il silenzio è non avere te,
né me,
ma una consapevolezza dell’ essere.
SILENCE – nov. 2013
L’incontro fra essere e poesia che ci proponi questo mese mi fa pensare ad un paio di passaggi di Louis Gardet sul dire poetico secondo Martin Heidegger:
«Il dire ordinario degli uomini non può bastare. “E’ al dire che maggiormente dice, quello di coloro che maggiormente rischiano” che occorre rivolgersi, – ossia al canto dei poeti. Giacché esso penetra “il recinto dell’ente”, soggiorno della lingua, che è a sua volta recinto dell’essere […] sono i poeti, in quanto si espongono al rischio della lingua, che aprono la via».
«Mistero. Salvezza […] si tratterà di una presenza misteriosa il cui sorgere, grazie all’arte e alla poesia, sarà il solo modo per addivenire al disvelamento. Si tratterà di “ciò che salva”, liberando l’uomo dagli idoli che il suo oblio dell’essere lo incita a fabbricare».