Ariete

Ariete

Lāghava – leggerezza

«Ciò che arriva prima della perfezione nello yoga, si dice, sono la leggerezza e la salute del corpo, assenza di desiderio, colorito chiaro, piacevolezza della voce, odore dolce e escrezioni scarse» (Shvetāshvatara-upanishad, 2.13). 

La leggerezza è tra i primi effetti benefici di una disciplina che nella sua attuazione tanto leggera non è. Nello yoga come cammino spirituale è richiesto tapas, austerità, e tutto il percorso è caratterizzato da pervicacia, costanza, impegno. 

Mi sembra una buona metafora per te, Ariete, che dopo tanti mesi di test, cominci a sentire l’aria che si alleggerisce. Forse hai imparato a non importi sugli altri o lottare contro i mulini a vento sprecando energia (“assenza di desiderio” dice la citazione sopra). I risultati di questa lezione si vedranno in particolare dopo metà mese quando una bella Venere ti rende amabili i rapporti con le persone e il Natale si rivelerà particolarmente piacevole. Forse un colpo di coda per concludere i sospesi dell’anno porterà frenesia e nervosismo a fine mese, ma lo affronterai comunque con più leggerezza di prima. 

IN PRATICA  

Bhagavad-āsana, posizione del beato

Per rendere omaggio alla leggerezza. Praticalo ogni giorno per un minuto per lato. 

Esercizio di consapevolezza

Scrivi ogni giorno una situazione dell’anno in cui ti sei sentito appesantito. Annota accanto cosa hai imparato da quella situazione. 

Mantra del mese

«Om Laghu Bhavam»

(= «la mia natura essenziale è la leggerezza stessa).