Gandhana – perseveranza
«I devoti godono delle ricchezze grazie ai loro sforzi personali e attraverso la grazia di Dio, ma principalmente attraverso la loro stessa pazienza e perseveranza» (Rig Veda, I.138.3).
Gandhana è lo sforzo continuo, la perseveranza, ma stranamente significa anche ferire o uccidere.
Ricordo un esercizio di psicomagia eseguito a un seminario dell’illustre Alejandro Jodorowsky, in cui il maestro ci chiedeva di rappresentare la camminata di un assassino. Qualcuno era sgomento perché l’idea di sentirsi un assassino lo metteva a disagio. Eppure, spiegò Jodorowsky, l’assassino rappresenta al meglio la determinazione ed è quella che il corpo deve imparare – per imprimerla alla mente – camminando come un assassino.
Ora che i cambiamenti per qualche Scorpione sono già arrivati e per altri aleggiano nell’aria, è il momento di organizzarsi per capire la direzione da prendere o come radicare la direzione presa. Non basta sognare o pensare, è il tempo di agire e l’azione richiede pazienza e costanza.
IN PRATICA
Anuloma viloma -prānāyāma, respirazione a narici alterne
Ti aiuta a rimanere saldo e perseverante. Pratica almeno 3 cicli (6 respiri in totale) ogni giorno.
Esercizio di consapevolezza
Prova più volte nel mese la camminata dell’assassino. Continua finché non ti senti determinato.
Mantra del mese
«Costanza e pazienza»