Karna – timone
«L’azione devozionale, la saggezza e il distacco sono le sue mani. Come un esperto navigatore, guida la barca del corpo sui banchi di fango che sono i sensi del corpo» (Narada parivrajaka Upanishad, 6-1-2).
È interessante sapere che la parola karna significa sia “timone” che “orecchie”. Sembra quasi che per guidare bene la nostra barca occorra stare bene in ascolto!
Quanto puoi resistere agli attacchi, Scorpione, senza necessariamente pungere per vendicarti? A volte certi sconvolgimenti così come certe critiche sono prove necessarie per capire se ciò in cui ci siamo imbarcati è effettivamente la strada giusta per noi. Se è così, allora l’unica cosa da fare è tenere stretto il timone: con la giusta disciplina non solo si superano tutti gli ostacoli, ma si può anche prosperare su quegli stessi ostacoli. In guardia allora e soprattutto ascolta!
IN PRATICA
Nava–āsana, posizione della barca
Mi sembra la posizione più ovvia per ricordare di tenere il timone. D’altronde ti rafforzi così gli addominali, il centro di forza e di volontà del corpo. Ripetila quante più volte possibile questo mese.
Esercizio di consapevolezza
Ogni volta che ricevi una critica osserva la tua reazione emotiva e come si manifesta nel corpo. Non fare niente, osserva e basta. Ascolta le tue sensazioni.
Mantra del mese
«Ascolta!»