Anusthana – pratica
«Dal praticare gli esercizi componenti lo yoga, quando si è distrutta l’impurità, sorge l’illuminazione spirituale che evolve nella consapevolezza della Realtà» (Yoga-sūtra, II.2).
La parola anusthana significa “performance”, “esecuzione”, “pratica”. Nell’ambito dello yoga si riferisce alla pratica della disciplina spirituale, fatta di vari momenti ed elementi: dalla meditazione al comportamento fino anche alla dieta. Si tratta di una giusta combinazione di abitudini e tecniche che lasciano il corpo vigoroso, ma non stanco, la mente vigile, ma non stressata, lo spirito sereno ma non indolente.
Cominci il mese con un buono sprint, Toro. Sei propositivo e non ti tiri indietro di fronte a ciò che c’è da fare. Forse fai anche troppo tanto che verso la metà del mese l’energia comincia a calare e hai voglia solo di riposare e indulgere nella pigrizia. Se definisci i tuoi limiti e trovi la via di mezzo con una giusta disciplina manterrai alta l’energia. È importante perché sono mesi (forse anni) in cui puoi avanzare parecchio in vari ambiti della tua vita.
IN PRATICA
Tulita-āsana, posizione della bilancia
Per esercitare l’equilibrio interiore.
Se vuoi essere guidato in questa posizione, iscriviti a Patreon e pratica la lezione: “Il sapore delle esperienze”.
Esercizio di consapevolezza
Prenditi dieci minuti alla fine di ogni settimana. Siedi in una postura meditativa e pensa a ciò che hai fatto nella settimana. Sei stanco, soddisfatto? Avresti potuto fare di più o di meno? Che cosa non ti soddisfa? Da cosa trai piacere?
Mantra del mese
«Katà metrón»
(era un detto dei Greci, significa “secondo misura”).