Dhairyatā – quiete
«Con lo shatkarman (sei pratiche) si realizza la purificazione, con gli āsana (posture) la forza, con le mudrā (gesti) la fermezza e con il pratyāhāra (ritrazione dei sensi) la quiete.» (Gheranda-Samhitā, 1.10).
La natura dei Pesci non è quella della lotta e se ti sei trovato a lottare, Pesci, ti sarai sentito tanto fuori strada, forse persino perso. Finalmente puoi abbandonare la lotta e tornare a te stesso. Se c’è qualcosa di non risolto si risolverà, anche perché il non risolto forse è più interiore che esteriore e l’unico modo per risolvere l’interiorità è trovare quiete e tranquillità mentale. Questo mese te ne offre l’occasione, non sprecarla!
IN PRATICA
Kurma-āsana, posizione della tartaruga
La posizione simbolo del pratyāhāra
– Se vuoi essere guidato in questa posizione, iscriviti a Patreon e pratica la lezione : “Una certa atmosfera” –
Esercizio di consapevolezza
Conosci il pratyāhāra? Si tratta di prendersi qualche minuto in una posizione seduta (si può fare anche in piedi a dire il vero) e cercare di isolarsi dal resto del mondo. Significa cercare di non farsi disturbare dai suoni, dagli odori, dalle immagini. Un po’ come quando in casa non ti accorgi più del brusio del frigo. Ecco prova a estraniarti da tutti i suoni. Come fare? La chiave è fregarsene!!
Mantra del mese
«La mia quiete».