ARTICOLO – Come reagisci agli eventi?

ARTICOLO – Come reagisci agli eventi?

La psicosomatica è un modo di interpretare i disturbi del corpo. Non può essere applicata a tutte le malattie e anche quando può essere applicata è passibile di interpretazioni e necessita quindi sempre di essere inserita in un contesto più ampio. Al pari della psicanalisi, solo comprendendo la sfera globale di vita del soggetto si può capire quanto e in che modo il suo atteggiamento psichico concorra a creare dei disturbi fisici. 

Ogni persona ha un suo modo di reagire agli eventi e a seconda della reazione emotiva saranno coinvolte aree corporee diverse.

C’è chi, per esempio, può vivere un licenziamento come un tradimento da parte del datore di lavoro, chi lo vive come un’umiliazione, chi come un’opportunità. 

Il singolo evento si intreccia poi con la condizione generale dell’individuo e si accumula alle eventuali tensioni presenti, generando maggiore carico o scatenando un nuovo sintomo. 

Su una cosa si può in linea di massima concordare: i tessuti sono generalmente coinvolti nella reazione emotiva. 

«I muscoli producono il movimento e, poiché il movimento è vita, possiamo concludere che i muscoli sono il simbolo della vita. Non è un azzardo: dove c’è vita, lì c’è un muscolo che muove qualcosa, un muscolo che si contrare e si rilascia per poi essere nuovamente pronto a contrarsi. Quindi un problema che si presenta nella vita non può non coinvolgere, in qualche modo, anche i muscoli» [1].

I muscoli sono tessuti, così come sono composti da tessuti anche gli organi interni. In qualunque modo si reagisca agli eventi con la mente, il corpo segue quasi sempre contraendo o rilassando. 

Si pensi a quando si è in tensione di fronte a un film che genera suspence. Se e quando la situazione si risolve per il meglio spontaneamente si tende a espirare e magari abbassare le spalle, rilassare i muscoli del viso e la pancia. 

I muscoli sono praticamente sempre coinvolti. Anche se il problema riguarda per esempio il sistema endocrino, l’autoregolazione dell’organismo inciderà sul grado di tensione muscolare e sul tono basale. Poi, a seconda della risposta emotiva appunto, saranno alcuni muscoli a contrarsi invece di altri. 

Secondo la psicosomatica il corpo costituisce una sorta di mappa delle tensioni psichiche.

Non può trattarsi, come già detto, di una mappa fissa e indiscutibile, ma è abbastanza indicativa e quanto meno può dare spunti per capire l’origine del proprio disagio. Ogni singola parte del corpo rappresenta un archetipo, che si è formato nel tempo proprio in base a come usiamo il corpo soprattutto in relazione con gli altri. 

In base a questa mappa, la rivista Riza ha pubblicato un interessante articolo indicando per ognuna delle contrazioni muscolari più comuni una possibile interpretazione psicosomatica e quindi la sua eventuale risposta per ritrovare l’equilibrio.  

Psicosomatica
Supta-vira-āsana, posizione dell’eroe dormiente. Le tensioni negli arti inferiori possono indicare che si vive in situazioni ingabbianti, si trattiene l’energia, che si si sente bloccati.

 

Seguendo le tracce di questo articolo, la lezione “Il simbolo della vita” è un excursus sulle tensioni maggiori e sul loro significato secondo quanto scritto dall’articolo stesso. Ogni āsana e ogni altra tecnica proposta dalle kriyā (agnisāra) alle mudrā (vajiroli) passando per il prānāyāma (viloma) diventa un modo per testare se e quanto l’area in questione sia contratta. Accompagnando l’esecuzione dell’esercizio con la citazione dell’articolo riguardo quel dato segmento corporeo si ha uno spunto per interpretare e capire l’origine di tale contrazione. 

Le interpretazioni sono sì basate sulla mappa archetipale del corpo, ma, ripeto ancora una volta, sono arbitrarie e potrebbero assumere sfumature diverse per casi diversi. In ogni caso rimane la sorpresa di cogliere qualcosa di psichico dietro una condizione apparentemente solo fisica. 

«Le tensioni muscolari ci raccontano, in molti casi, qualcosa di noi che non conosciamo».

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  1.  https://www.riza.it/psicologia/psicosomatica/7162/tensioni-muscolari-o-tensioni-emotive.html
  2. Ibidem.