Credo di averti suggerito più volte negli anni di prenderti cura di te, Cancro. Te l’ho suggerito anche il mese scorso. Spero che tu sia riuscito a metterlo in pratica, anche se mi rendo conto che è un processo lungo quello di imparare ad amare se stessi. Implica l’accettazione di sé e quasi nessuno nasce con la piena accettazione. Tra i passi di questo percorso c’è quello di considerare ciò che si è sbagliato, prenderne atto serenamente e farne tesoro come insegnamento per il futuro. Accade invece spesso, ahimè, che si stia a rimuginare e crogiolarsi nel rimorso senza che questo porti a niente di buono se non auto commiserazione o disistima. In fondo si tratta di esercizio: bloccare la mente quando prende la direzione sbagliata e portarla sulla traiettoria giusta. Serve disciplina. Io dico che puoi farcela.
Prendi come esempio shutamurga-āsana, lo struzzo: invece di mettere la testa sotto la sabbia, innalzati nell’orgoglio della tua altezza e della tua capacità di balzare in alto.
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Esercizio di consapevolezza
Adotta ogni volta che puoi vajirapradana-mudrā. Ti darà fermezza della mente e fiducia in te stesso, coraggio e forza, ti aiuterà a superare emozioni spiacevoli e la tristezza.
Mantra del mese
«A testa alta».
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NELLA FOTO: Colline di Volterra, opera di Mauro Staccioli.