Di hala-āsana si dice sia l’archetipo del rinvangare. Non ci vuole tanta fantasia, certo, è l’aratro! Però si può approfondire il concetto per capire fino in fondo la metafora. L’aratro smuove la terra, stravolgendo la superficie per far emergere quello che c’è sotto. Quello che è sotto è considerato il passato, che può essere doloroso da ricordare, per questo lo manteniamo nascosto. D’altronde rimuovere la terra è un’operazione necessaria se vogliamo che la terra sia di nuovo fruttuosa, che si rinnovi. L’aratura è un lavoro presente, che smuove il passato per preparare il futuro. Ci sono periodi adatti per l’aratura, non è un lavoro che si fa sempre.
Lavora, Bilancia, ma attenzione. Se ti soffermi tanto in hala-āsana compensa per almeno un terzo del tempo con matsya-āsana.
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Esercizio di consapevolezza
Ci sono anche periodi adatti per la semina, ma in realtà ogni piantiamo un semino, perché ogni giorno compiamo una scelta. Osserva le tue scelte giornaliere, scegline una al giorno e annotala, anche se non ti pare così determinante. Rileggi tutto a fine mese.
Mantra del mese
«L’aratura e i semi».
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NELLA FOTO: Mestre, dipinto di Beatrice Gelmetti; Volterra, colline.