Potresti aver passato l’ultima sera dello scorso anno non al massimo dell’umore, perché consapevole delle fatiche che ti aspettano per il nuovo anno. Il problema è che non hai molta voglia di fare fatica ed è comprensibile, chi lo vorrebbe?
I cambiamenti però, sia nel bene che nel male, comportano sempre una certa dose di sforzo sia fisico che mentale per adattarsi alle nuove situazioni. Dal punto di vista yoghico l’unico consiglio da dare è mantenere viva la consapevolezza in modo da sfruttare anche i momenti più duri per capire un po’ di più se stessi e cogliere ricorrenze negli eventi o nelle emozioni che potrebbero rappresentare schemi radicati, quello che nello yoga si chiama karma. Certe consapevolezze vengono utili in futuro.
Per sviluppare la consapevolezza pratica pashcimottana-āsana. È una posizione introspettiva in cui ci si può abbandonare (specie se usi dei sostegni per la testa), che permette di sentire come cambia il corpo man mano che ci si abbandona e come in certi casi l’abbandono è la migliore cura.
Se vuoi essere guidato in questa posizione,
iscriviti a Patreon e pratica la lezione: “Necessità” .
Esercizio di consapevolezza
La tua mudrā dell’anno: naga-mudrā, dicono che aiuta a tirare avanti e liberarsi dai problemi.
Mantra del mese
«Mantenere viva la consapevolezza».
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NELLA FOTO: con Sally in loc. Asca, Piombino (LI).