Nauka-āsana richiama la forma della canoa. L’equilibrio un po’ ondeggiante sull’addome, richiama il viaggio della canoa sull’acqua. Per viaggiare, per andare avanti bisogna avere la schiena forte, perché i pesi della vita gravano sulla zona lombare. Di fatto questa posizione rafforza la schiena.
Stai celebrando il tuo compleanno, Cancro, e allora esprimi un desiderio. Cercalo però nel profondo di te, che sia un desiderio vero. Cerca di capire chi sei e cosa vuoi, almeno in questo periodo della tua vita. Quando lo hai individuato stila un piano di azione: hai già gli ingredienti di partenza, puoi realizzare il tuo desiderio in 4-5 anni, goderne appieno i frutti tra una decina d’anni. Troppo tempo? Beh il bello è costruire, il viaggio più della meta o no? L’eccitazione che ravviva all’idea di arrivare. Se non condividi questa idea, comincia a valutare i vantaggi del viaggio in sé, indipendentemente da quando e dove si arriva.
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Esercizio di consapevolezza
Ishvara-pranidhana è un aspetto importantissimo nello yoga. Viene nominato nel kriyā-yoga, lo yoga preliminare, l’impostazione di partenza e anche nell’ashtanga-yoga, lo yoga delle otto membra di Patanjali. Come si mette in pratica? Semplice: rinunciando in parte alla meta. Mi spiego meglio: datti una meta, è necessario per decidere oggi in che direzione fare un passo. Senza una meta si rischia la stasi. Il punto è che non bisogna attaccarsi alla meta a tutti i costi. Può essere che durante il viaggio, accadano cose per cui la meta cambia e va bene così. Non è semplicemente un farsi trasportare, ma considerare le circostanze per quello che sono. Essere consapevoli del qui e ora.
Mantra del mese
«Ho una meta, ma potrà cambiare».
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NELLA FOTO: spiaggia del Lido, Venezia.