Spesso chi pratica da solo a casa, senza una guida tende a trascurare shava-āsana, anche perché ormai si è abituato ad eseguirlo nella modalità del training autogeno o dello yoga-nidrā. Eppure basterebbe poco: mi fingo morto! Muoio a tutto per un momento, mi sdraio e in questa morte apparente mi ricarico. Se mi ricarico, sono poi pronto a rinascere e magari rinasce con me una nuova forza interiore, qualcosa di più vero di me.
Sei nel pieno del compleanno, Leone, auguri ! Cosa desideri di più? C’è un vecchio proverbio che recita: attento a ciò che desideri perché di sicuro lo otterrai. Lo stesso Jung diceva: ti conviene guardati nel profondo e capire chi sei e cosa vuoi, altrimenti quello che ti capiterà lo chiamerai destino. È un buon momento per ragionare sul tuo karma, Leone, altrimenti veramente potrebbe accadere qualcosa che consideri inaspettato senza capire che invece eri proprio tu che lo desideravi.
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Esercizio di consapevolezza
Santosha è l’acccontentarsi. Accontentarsi non è semplicemente una condizione interiore, ma anche un’azione. Quando mi accontento di ciò che ho, sono capace di dire queste parole, che solitamente non sono così facile da dire: no, stop, basta. Sei capace di dire: no, non continuerò a far finta di niente, mi fermo e mi guardo dentro.
Mantra del mese
«Mi guardo dentro».
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NELLA FOTO: Venezia, Laguna Sud.