Sanmukhi-mudrā è la chiusura delle sei porte: due occhi, due narici, due orecchie e la bocca. Ops, c’è qualcosa che non torna: gli elementi sono sette e non sei! Questo perché i testi più antichi suggerivano di respirare con la bocca in kākī-mudrā «gesto del corvo», ovvero atteggiata a formare un becco con le labbra, mentre di solito in sanmukhî-mudrâ si respira attraverso le narici, che sono solo parzialmente occluse dai medi. Questo permette di rendere il gesto ancora più introspettivo. È un buon modo per ritirarsi dentro di sé e trovare il silenzio interiore ed è quello che ti serve adesso, Acquario.
Nel rapporto con le persone, come in tutte le cose, bisogna saper trovare un equilibrio. A volte si è troppo sospettosi, a volte troppo fiduciosi. Di solito la prima accade quando le cose ci vanno male, la seconda quando ci vanno bene. In entrambi i casi si può essere indiscreti, parlare in un modo o nell’altro, ma comunque troppo. Attento a quello che dici alle persone Acquario, non perché tu debba essere chiuso, ma per divenire un po’ più saggio.
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Esercizio di consapevolezza
Svadhyaya è lo studio, in particolare però lo studio di sé. Si praticava riflettendo sulle Scritture o ascoltando il Maestro su argomenti che riguardano sempre la crescita personale. Oggi sarebbero un valido svadhyaya anche la psicoanalisi, la psicoterapia e affini. Allora fai un esercizio questo mese. Osserva ogni giorno una cosa dici a te stesso: a chi potresti dirlo nello stesso modo? Lo capirebbe proprio nello stesso modo? O è qualcosa che forse è meglio tenersi per sé? In fondo chi ti capisce meglio di te?
Mantra del mese
«Mi capisco meglio di tutti».
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NELLA FOTO: Giardini Botanici, Copenaghen, Danimarca.