Mahavira-āsana, posizione del grande eroe, si declina in tante varianti, che poi possono fare gruppo con le varianti di Virabhadra-āsana. In quella che ti propongo i pugni sono chiusi in un gesto come di chi è pronto a fare a botte. È una posizione che aiuta a sfogarsi, a sentirsi forte, ma anche che fa riflettere sul perché ci mettiamo sulla difensiva (diciamo la verità, a volte siamo proprio buffi quando ci mettiamo così!).
Tendi a prenderla troppo sul personale, Cancro. Ti sembra che tutti ce l’abbiamo con te, ma è più una tua impressione, sei tu che stai sulla difensiva. La domanda da farsi è allora: perché sto sulla difensiva? Da cosa mi sto difendendo? Forse da me stesso? Di cosa ho paura? Di essere ferito? Di fallire? Di rimetterci in qualche modo?
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Esercizio di consapevolezza
Svadhyaya è lo studio, in particolare però lo studio di sé. Si praticava riflettendo sulle Scritture o ascoltando il Maestro su argomenti che riguardano sempre la crescita personale. Oggi sarebbero un valido svadhyaya anche la psicoanalisi, la psicoterapia e affini. Un buon esercizio per conoscersi può essere osservarsi e cercare di capire quando ci si mette nella difensiva. Non è affatto facile, si tende a negare, ma si può scovare facilmente quando invece di accogliere una frase o un gesto altrui apertamente il corpo tende a indietreggiare e le parole somigliano a qualcosa tipo “sì, ma…”
Mantra del mese
«Sì, ma… ».
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NELLA FOTO: Giardini Botanici, Copenaghen, Danimarca.