Urvashi è la più bella delle Āpsara, gli spiriti femminili delle nubi e delle acque, ed è considerata la disturbatrice degli asceti. Li disturba già per il semplice fatto di essere bella e quindi attirare la loro attenzione.
Cosa c’è di meglio per ritirare su l’umore che il fatto di essere ammirati e amati? Non bisogna, è vero, fondare le proprie certezze sul giudizio degli altri, ma è indubbio che “piacere fa piacere”, specie se ci si sente un momento giù di tono e siamo sicuri, convinti, che questo calo si veda anche all’esterno (sì, è vero, in genere si vede, ma non sempre e non tutti lo vedono).
Qualche input positivo arriva, Vergine, e ti può fare solo che bene. Goditi i complimenti e le attenzioni e usali come carburante per le tue idee e per ciò che vuoi fare. Sentiti Urvashi con il suo āsana!
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Esercizio di consapevolezza
Aparigraha si traduce come non accumulare o come non chiedere o non accettare. L’accumulo o la richiesta porta dei condizionamenti (più cose cui badare, di cui prendersi cura, più debiti da estinguere). Forse c’è un’eccezione al non accettare: i complimenti! Quelli si possono accettare numerosi senza bisogno di sentirsi in obbligo o di giustificarsi perché ci si sente come premiati. Basta dire grazie e non si crea nessun legame!
Mantra del mese
«Grazie».
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NELLA FOTO: Daniel Spoerri, “I giocolieri”, Il Giardino di Daniel Spoerri, Seggiano (GR).