È convinzione comune che la storia abbia molto da insegnare. È altrettanto comune trovare però una certa noia nella lettura e nello studio della storia, fatta eccezione per alcuni divulgatori che hanno saputo renderla un racconto piacevole (si pensi al successo di Alessandro Barbero).
Eppure anche nei racconti più piacevoli, spesso quello che si coglie è appunto un racconto, una vicenda curiosa e interessante, lodevole o riprovevole, che si considera lontana da noi.
«La storia è la ricerca sui fatti del passato e il tentativo di una narrazione continua e sistematica degli stessi fatti, in quanto considerati di importanza per la specie umana» [1].
L’importanza per la specie umana deriva invece proprio dal fatto che la narrazione è continua, nel senso che continua fino ai giorni nostri: quel racconto sta andando ancora avanti, è lo stesso unico, vasto, intricatissimo romanzo. Ciò che esiste oggi è conseguenza di ciò che è stato ieri ed è causa di ciò che sarà domani.
«La storia spesso simboleggia la produzione di eventi che hanno potenziali di trasformazione e che introducono nel futuro: ciò è come uno schema temporale, evidenziato dal significante di storia, che connette il passato, il presente e il futuro» [2].
Questo concetto vale sia a livello globale, sociale, che a livello personale, individuale.
Riconoscere questo schema temporale e ciò che gli è connesso è importante, perché ci permette di capire meglio chi siamo e dove stiamo andando.
Capire chi siamo stati non è un mero passatempo nostalgico, ma un modo per comprendere come siamo arrivati fin qui. La chiave della ricerca storica è infatti proprio l’individuazione di quegli “eventi che hanno potenziale di trasformazione”.
È vero che la nostra vita prende forma e direzione in base a ogni nostra piccola scelta quotidiana, ma è anche vero che ci sono dei momenti cruciali oppure c’è la presenza di elementi cruciali in un determinato momento storico, che pongono di fronte a bivi ben definiti e indirizzano quindi la nostra vita.
Riconoscere quei momenti e quegli elementi determinanti, così come osservare la gestione del quotidiano nel passato, è, a livello personale, il campo di lavoro della psicoterapia. Cos’altro è la psicoterapia (o la psicoanalisi) se non un tuffo nella nostra storia? Che questa immersione abbia dei risultati positivi e benefici è ormai assodato e convalidato dal numero sempre crescente di persone che vi si affidano.
Il vecchio detto “il passato è passato” con l’idea di dimenticare e tirare avanti non regge più.
Oggi è sempre più chiara la convinzione che se non lo capisco quel passato, rischio di commettere ancora gli stessi errori o di cadere ancora nelle stesse trappole. Questo è il vero senso e la vera utilità della storia: guardare indietro per capire cosa mi fa soffrire oggi e evitare la sofferenza futura.
«Il passato è fruttuoso non quando serve a nutrire il risentimento o il trionfalismo ma quando il suo gusto amaro ci porta a trasformarci» [3].
Il potere della trasformazione è ciò che rende lo studio della storia uno strumento fondamentale per la nostra crescita personale, e di conseguenza per il nostro benessere, ed è questo potere che accumuna la storia e lo yoga.
Lo yoga fonda le sue basi sull’idea che ci sia un enorme potenziale di trasformazione dentro di noi e che serve solo volontà e impegno (abhyasa e vairagya – pratica e distacco) per renderlo attuale.
D’altronde lo stesso processo meditativo dello yoga è un lavoro di purificazione della memoria. Gli oggetti vengono sganciati dal loro carico emozionale e archetipale, l’inconscio viene fatto affiorare e liberato, la mente viene sgombrata dai pensieri.
Tutto questo è portato avanti nell’idea di capire chi siamo veramente [4] e nell’idea che questa comprensione ci porti a un futuro migliore, senza sofferenza
«Heyam duhkham anāgatam – La miseria non ancora venuta può e deve evitarsi» [5]

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La lezione “Potenziali di trasformazione”, in diretto rapporto con questo articolo, propone una sequenza sul legame tra passato, presente e futuro, tra azioni compiute, esperienza acquisita e potenzialità di diventare migliori e vivere in maniera migliore.
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- https://it.wikipedia.org/wiki/Storia
- Ibidem.
- Cvetan Todorov, L’uomo spaesato, Donzelli, Roma, 1997.
- In questo caso capire non solo chi siamo oggi, ma anche oltre, chi siamo nell’eternità.
- Patanjali, Yoga-sūtra, II.16.