Lo shrivatsa è il nodo tipico della tradizione tibetana, è il nodo dell’infinito e rappresenta il samsara, il ciclo infinito di morte e rinascita, che è alimentato dal karma. Il karma è condizionato da troppi fattori per essere prevedibile: sappiamo solo che ad ogni azione corrisponde un effetto e che la ruota gira continuamente, perché non esiste effetto che non sia causa per qualcos’altro.
Hai presente, Leone, quando si dice: aspetta e vedrai? Aspetta e vedrai, perché a volte le cose si ribaltano in un attimo. Quando ti sembra ti litigare con tutti, passa del tempo e accade che non ti sei mai sentito così in armonia con le persone. Quando ti sembra che tutto vada di fretta, che non hai tempo per niente, passa del tempo e accade che ti sembra di poter fare tutto con calma (tanto che ci aggiungi anche dell’altro e così poi ti ritrovi di nuovo in un periodo dove hai troppo da fare e così via in una ruota senza fine!). Aspetta e vedrai, questo mese la ruota gira in sole due quindicine di giorni!
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Esercizio di consapevolezza
Brahmacharya è uno dei precetti yoga ed è spesso tradotto con celibato o continenza sessuale. In realtà la parola significa letteralmente “atteggiamento in funzione di Brahman” e vuole indicare un comportamento che mira a non sprecare inutilmente energie. La persona dovrebbe essere consapevole di come spende le proprie energie e, se segue un percorso spirituale, evitare di spenderle in attività che non la portano a crescere, e impiegarle invece per la propria crescita personale e spirituale. In questo senso chiacchierare troppo, per esempio, può essere uno spreco molto più che fare sesso.
Non sprecare energie con l’impazienza. Porta solo agitazione e nervosismo, elementi che fanno sprecare tantissime energie. Ricorda di conservarle invece per i momenti buoni.
Mantra del mese
«La pazienza è una riserva di energia».
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NELLA FOTO: Bergamo, Città alta.