Ho sentito contestare il rilassamento di una posizione come jatharaparivartana-āsana una sola volta e si è subito svelato l’arcano: l’insegnante in questione lo faceva assumere sempre con le ginocchia il più possibile vicine al petto e unite. In questo modo difficilmente le persone riuscivano a portare le gambe a terra sul lato e il mantenimento in sospeso delle gambe diventa effettivamente molto pesante. Ma perché fare tanta fatica quando si può rilassare? Basta tenere una gamba a terra, i piedi uniti, mentre eventualmente rimane sospeso il ginocchio sopra (si può anche mettere un cuscino tra le gambe per appoggiarlo) e magari tenere le gambe un po’ meno vicino al petto. Così diventa una posizione molto rilassante, quasi come quando ci si abbandona sul divano a guardare il soffitto, solo che si è in torsione e intanto, oltre a oziare, si fa del bene all’addome e alla schiena.
Non ci sono particolari transiti che ti disturbano, Ariete, le riflessioni sono quelle di sempre. Proprio perché non ci sono disturbi, puoi pensare al tuo regalo di compleanno: cosa vorresti veramente superare dentro di te? Che tipo di sankalpa puoi mettere in atto per realizzare questa migliore versione di te? Hai tutto il tempo per pensarci indisturbata.
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Esercizio di consapevolezza
Non c’è cosa migliore per divenire consapevoli che osservare il proprio respiro. Il respiro dice tanto di noi, di come siamo, delle emozioni che prevalgono in noi. Osserva come respiri, Ariete, e poi pensa a come vorresti respirare invece, a come vorresti farti raccontare dal tuo respiro. Quindi esercitati in quella direzione.
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Mantra del mese
«So ham» è il suono del respiro e attesta chi sei.
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NELLA FOTO: Venezia, Laguna Sud.