ARTICOLO – Tapas nell’induismo

ARTICOLO – Tapas nell’induismo

Tapas è un concetto molto presente nel contesto di filosofia, ascetismo e mistica induisti. Il primo significato letterale della parola è calore, fuoco, luce. La parola deriva infatti dalla radice sanscrita “tap” che significa bruciare, divampare, splendere ed anche soffrire per un dolore e consumare col fuoco. Il termine tapas nasce per indicare il processo di riscaldamento ad alte temperature del materiale aurifero per bruciare tutte le scorie ed ottenerne oro puro.

Il fuoco, seppur consumando e quindi provocando in certo qual modo dolore, toglie ogni sporcizia, sterilizza, e inoltre plasma, dona una nuova forma, come nel caso dell’oro o del metallo.

«Tapas è un vocabolo sanscrito tradotto come “calore”e da Roberto Calasso – per il quale le traduzioni cristiane come “ascesi”, “penitenza”, “mortificazione” sviarono molti indologi – come “ardore”» [1].

“Ardore” è in effetti un termine che tiene bene insieme il significato letterale e quello mistico di tapas. Più che una penitenza, tapas è una purificazione che porta all’elevazione dell’individuo, ma a differenza di altri modi di indicare la purificazione, qui si mette in evidenza lo sforzo che essa richiede e che è necessario fare per raggiungere nella vita uno scopo definito. Non si può parlare di penitenza e nemmeno di mortificazione, perché l’accezione del termine è prettamente positiva: quando si è convinti di qualcosa, quando si vuole arrivare da qualche parte, si guarda solo l’obiettivo e non si sente né lo sforzo né la fatica. Questo è l’ardore, il fuoco interiore, che brucia nel motore della motivazione così che le energie siano tutte indirizzate in una direzione.

Anche nello hatha-yoga, nella parte fisica dello yoga, il fuoco ha un ruolo forte e fondamentale.

Nei testi si insiste molto su tecniche che “accendano il fuoco gastrico”, poiché un fuoco gastrico ben funzionante è indice di vigore e salute e con il vigore è più facile che anche il fuoco interiore, quello della motivazione e della volontà, si accenda. Non a caso l’addome è visto come la sede della volontà e delle emozioni.

Dunque motivazione e volontà sono i due pilastri, le fondamenta di tapas, che poi costruisce il suo palazzo di significato arricchendosi con l’impegno, lo sforzo e la rinuncia. La rinuncia è qualcosa di necessario non per imposizione, ma semplicemente perché non si può fare tutto. Allora scelgo di rinunciare a qualcosa per potermi dedicare a qualcos’altro. Una parola italiana che si avvicina a questa idea per il fatto anche di contemplare una sfumatura spirituale è “abnegazione”.

«L’abnegazione è lo Spirito di sacrificio; la dedizione assoluta e disinteressata al bene altrui o ai propri doveri, spesso accompagnata da una consapevole rinuncia ai propri interessi […] Con l’uno e con l’altro significato, per il valore di «rinuncia» volontaria e totale che è implicito nella parola, si usa anche con complemento di specificazione: abnegazione di sé» [2].

L’abnegazione dà un senso di dedizione totale, che è proprio ciò che il cammino yoga richiede, almeno per essere portato fino in fondo, fino alla realizzazione finale. Negli Yoga-sūtra di Patanjali si chiede, per esempio, di praticare con costanza e di sviluppare vairagya, il distacco, che nella fattispecie e la rinuncia a ogni desiderio, eccetto quello della realizzazione. Nello hatha-yoga si specifica di ritirarsi dal mondo, almeno per un periodo, per potersi dedicare solo alla pratica. Questi sono gli intenti, gli intenti messi in pratica sono tapas.

L’applicazione di tapas dà luogo allo svolgimento della pratica con tutto ciò che essa comporta: dai benefici fisici e mentali, alle consapevolezze acquisite, alla crescita personale fino all’evoluzione spirituale. Con tapas si dispiega quel mondo meraviglioso e incredibile che è lo yoga:

«L’abnegazione è il vero miracolo da cui derivano tutti i cosiddetti miracoli» [3].

 

ardore
L’arciere è ben concentrato sui propri obiettivi tanto da non vedere altro, la sua vista, la sua attenzione sono focalizzate in un’unica direzione, tutto il resto non conta.

 

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La  lezione pratica di hatha-yogaAbnegazione”, in diretto rapporto con questo articolo, esplora il significato che l’abnegazione può avere per ciascuno di noi a livello interiore.

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  1. https://it.wikipedia.org/wiki/Tapas_(induismo).
  2. https://www.treccani.it/vocabolario/abnegazione/
  3. frase attribuita a Ralph Waldo Emerson.