Questa versione del grande eroe è una più che valida alternativa a simha-āsana, il leone. In entrambi si emette una sorta di ruggito, espirando dalla bocca. Entrambi gli āsana sono usati come valvola di sfogo, per tirare fuori l’aggressività, la rabbia, i contenuti repressi.
A volte è difficile ammettere ciò che ci portiamo dentro e non tanto agli altri, ma ancora di più a se stessi. Finisce che quello che vogliamo manifestare è in contrasto con quello che sentiamo e questo conflitto cresce quanto più teniamo separate le due cose. Il problema è che appunto a volte c’è confusione interiore e se non si è abituati a una vera autoanalisi (che magari conosce meglio chi ha già fatto percorsi di psicoterapia). Se non si è abituati è difficile uscirne, o meglio far uscire il conflitto allo scoperto. Prova almeno a urlarlo fuori in mahāvīra-āsana.
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Esercizio di consapevolezza
Non è facile, ma questo mese prova a fare un esercizio di autoanalisi: ogni volta che dici qualcosa a te o agli altri, fermati un istante e pensa “è davvero questo quello che vorrei dire?” , “è davvero questo quello che voglio?”.
Mantra del mese
«Sat Nam» (Il nome della verità).
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NELLA FOTO: Giudecca, Venezia.