Ardhachakra-āsana è una buona alternativa per chi trova troppo pesante chakra-āsana. Però non va presa solo come preambolo, preparazione a quest’ultima, perché la posizione ha una grande valenza in sé. Come chakra-āsana apre il cuore, però chiede più forza addominale, rispetto all’altra che chiede più forza nelle braccia. Quella a terra è più attiva, di imposizione, questa in piedi è più di accettazione: sono in piedi e mi rivolgo al cielo, aprendo il cuore, accettando ciò che viene.
Vorresti, Vergine, vederti in una dimensione nuova, perché in questa cominci a sentire stanchezza, forse persino un po’ di frustrazione, ti sembra che ti manchi qualcosa o che avresti potuto fare qualcosa di più o di meglio. Intanto la vita ti continua a chiedere sforzi. Tu vorresti gettare la spugna, scioperare, fermarti. Come la mettiamo? Patanjali vede gli antaraya, gli ostacoli, come parte del cammino. A volte non bisogna far altro se non prendere atto delle difficoltà: è comunque un modo per sviluppare la consapevolezza. Così la coscienza si espande anche nell’accettazione di ciò che non ti piace. Una coscienza più espansa ti tornerà utile poi, quando la ruota girerà, perché la ruota gira sempre!
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Esercizio di consapevolezza
Cosa succede quando accetti ciò che non ti va? La prendi come frustrazione? Rassegnazione? Questo mese prova a fare un’operazione diversa: osserva dentro di te, al piano più profondo della mente che puoi, osserva cosa scatena quell’evento dentro di te.
Mantra del mese
«Om Vignanashnay Namaha» è un mantra dedicato a Ganesha, che è vignanashnay, colui che rimuove gli ostacoli. Ascoltalo qui.
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NELLA FOTO: Tomba Brion, Altivole, TV.