Per alcune persone hala-āsana è una gradevole posizione, quasi di riposo: le gambe sono alleggerite, la schiena ben allungata, la testa ossigenata. Altre lo trovano invece molto disagevole, perché si sentono la gola bloccata e hanno la sensazione di soffocare oppure temono per la salute del tratto cervicale. A parità di condizioni fisiche, quindi senza particolari problemi che limitino in effetti la posizione, la differenza è psicologica.
La posizione dell’aratro rappresenta un guardare indietro, un rimestare la terra, rinvangare ricordi, ma con una diversa prospettiva.
Ora, se si è fatto un buon lavoro su di sé, se si è sviluppato il distacco tipico della meditazione, se si è in un momento positivo della propria vita, quel diverso punto di vista diventa oggettività e quest’ultima permette di imparare molto su di sé. Si è capaci di andare a riflettere su di sé e sul proprio passato senza particolari timori, anzi con una chiarezza serena e distaccata.
È arrivato il messaggio Ariete?
Se vuoi essere guidato in questa posizione,
iscriviti a Patreon e pratica la lezione: “L’abbandono”.
Esercizio di consapevolezza
A proposito di punti di vista, agosto è il mese del solleone e il sole nello yoga è legato alla vista. Ciò che vediamo influisce sulla nostra psiche. Il mio consiglio per te, Ariete, è di prendere cinque o dieci foto di te in diverse età fino a oggi. Guardale ogni sera e osserva come e quanto sei cresciuto/cambiato/evoluto. Ah, se non hai una foto di oggi, quando hai finito di vedere le precedenti, guardati allo specchio!
Mantra del mese
«La mia evoluzione».
_________
NELLA FOTO: Colline di Volterra, Toscana.